Chi era Maxim Kuzminov, il pilota russo ucciso in Spagna

È stato assassinato in Spagna Maxim Kuzminov, il pilota russo disertore, che nell’agosto 2023 dirottò un elicottero militare russo Mi-8 consegnandolo alle forze armate ucraine. L’uomo è stato ritrovato senza vita sulla rampa di un garage nella località di Villajoyosa, nella provincia di Alicante, in Spagna. La sua morte è ancora avvolta dal mistero. Le ipotesi principali sono una vendetta russa, o qualche regolamento di conti relativo alla sua nuova vita in terra iberica.

Kuzminov, che le autorità ucraine dopo la diserzione dall’esercito russo avevano messo in sicurezza, riservandogli documenti nuovi e 500.000 dollari di ricompensa, sarebbe morto, secondo quanto riferito dai media spagnoli, da circa una settimana. Il cadavere sarebbe infatti stato ritrovato il 13 febbraio con 5 ferite di arma da fuoco (anche se alcune fonti parlavano di 12), sulla rampa di un’uscita di un parcheggio della zona residenziale vicina a Villajouosa, località costiera in provincia di Alicante. Le prime ricostruzioni parlavano di un uomo di 33 anni di origine ucraine residente nella zona.

Serghei Naryshkin
Il capo dell’intelligence russa Serghei Naryshkin | ansa – vcode.it

Le indagini

L’estate scorsa Maxim Kuzminov venne presentato alla stampa internazionale come un pilota russo di 28 anni, ma la differenza di età potrebbe essere dovuta al cambio di identità o alle fasi preliminari dell’indagine. Nessuna autorità spagnola al momento ha tuttavia confermato che si tratti proprio di lui. Ad affermare invece che il cadaver appartenga a Kuzminov sono stati Nexta (media indipendente bielorusso) e Tass, agenzia russa. La polizia spagnola al momento sarebbe propensa a ritenerlo un regolamento di conti. La guardia civil indaga su un’auto bruciata trovata poco dopo nella vicina città di El Campello, possibile mezzo con cui il sicario si è dato alla fuga.

La reazione russa

“L’elicotterista russo Maxim Kuzminov era un traditore e criminale che è diventato un cadavere morale già al momento in cui pianificava il suo delitto sporco e terribile”. Ha affermato il capo dell’intelligence esterna russa, Serghei Naryshkin, citato da Tass. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto invece: “La morte del pilota non è una questione che riguarda la presidenza”.

Cosa successe nell’agosto 2023

Kuzminov lo scorso 9 agosto è risultato essere un protagonista chiave dell’Operazione Synytsia. Un’operazione orchestrata in collaborazione con i servizi militari ucraini Gur, dopo una pianificazione di sei mesi, che ha catturato l’attenzione internazionale. Mentre la sua famiglia era già stata evacuata dalla Russia sotto la protezione del Gur, Kuzminov è infatti decollato dall’aeroporto di Kursk con altri due militari a bordo, dirigendosi verso la regione di Kharkiv.

Il pilota ha volato rasente al suolo per mantenere il silenzio radio. Una volta superato il confine ucraino, Kuzminov ha raccontato in una conferenza stampa a Kiev di essere stato bersagliato da colpi d’arma da fuoco, presumibilmente provenienti dalla parte russa. Ferito a una gamba, è riuscito comunque ad atterrare nel punto stabilito dall’intelligence ucraina. Il pilota ha quindi tentato di persuadere i suoi compagni, fino ad allora ignari dell’operazione, a unirsi a lui nella consegna alle autorità ucraine. Tuttavia, i due militari hanno preferito fuggire dall’elicottero. Una scelta che si è rivelata fatale, come ha confermato il capo del Gur Kyrylo Budanov, poiché sono stati uccisi mentre cercavano di fuggire.

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