Foto, video, audio e documenti intasano lo smartphone: ecco come recuperare spazio in pochi passaggi.
Ogni giorno, tra conversazioni personali, gruppi di lavoro e chat familiari, WhatsApp accumula migliaia di file che restano in memoria anche dopo essere stati rimossi dall’interfaccia principale. Video, foto, audio, documenti: tutto si somma nel tempo, appesantendo la memoria dello smartphone e rallentando le prestazioni. Eppure, c’è una funzione poco conosciuta che permette di recuperare spazio in modo sicuro e selettivo: il cestino nascosto di WhatsApp, disponibile attraverso l’opzione “Gestisci archiviazione”.
Si tratta di un menu accessibile direttamente dalle impostazioni dell’app (Android), che consente di individuare i file più pesanti, gli elementi duplicati o inoltrati più volte, e rimuoverli in modo definitivo. Questo strumento agisce su dati che WhatsApp conserva anche dopo l’apparente eliminazione dalla chat, contribuendo in silenzio a riempire la memoria. Il sistema divide i contenuti per chat e per tipologia di file, facilitando la selezione di ciò che può essere cancellato.
Come accedere al cestino di WhatsApp e gestire lo spazio su Android e iPhone
Per svuotare il cestino su Android, basta aprire WhatsApp, toccare i tre puntini in alto a destra, selezionare “Archiviazione e dati”, quindi “Gestisci archiviazione”. Da qui, l’utente può visualizzare la quantità di spazio occupato da ogni chat e procedere con l’eliminazione di file inutili. WhatsApp mette in evidenza anche i file più grandi, generalmente sopra i 5 MB, e quelli inoltrati più volte, spesso inutili o ridondanti.

Un’altra funzione utile è quella dei messaggi temporanei, attivabili per singole chat con durata variabile tra 24 ore, 7 giorni o 90 giorni. Questi messaggi si cancellano automaticamente, evitando l’accumulo nel tempo. È possibile anche modificare il comportamento del download automatico, per evitare che video, audio o documenti si scarichino in background, in particolare nei gruppi con molti partecipanti.
Per gli utenti iPhone, è utile disattivare dalle impostazioni l’opzione “Salva in Foto”, impedendo così che le immagini ricevute su WhatsApp vengano duplicate nella galleria, con conseguente spreco di memoria. Anche in questo caso, è possibile accedere a strumenti di gestione dell’archiviazione simili a quelli offerti da Android, con la possibilità di selezionare ed eliminare contenuti per categoria e dimensione.
App di pulizia e strumenti per una gestione completa della memoria
Oltre alle funzioni interne di WhatsApp, esistono numerose app di pulizia per Android e iOS che aiutano a gestire lo spazio in modo più completo. Per iPhone, applicazioni come CleanMy®Phone o Cleanup consentono di individuare foto duplicate, screenshot inutili, video di grandi dimensioni e contatti doppi, migliorando l’organizzazione della memoria con suggerimenti intelligenti.
Queste app offrono anche funzioni extra, come la compressione video, la scansione automatica delle immagini simili o la pulizia della cache, rendendo più semplice mantenere il dispositivo in condizioni ottimali.
Su Android, oltre alle app di terze parti, è possibile sfruttare strumenti integrati nel sistema, come la gestione avanzata dello spazio o app preinstallate dal produttore. Altre opzioni includono la rimozione manuale delle app inutilizzate, la cancellazione dei file obsoleti e il trasferimento di contenuti su cloud come Google Drive o Dropbox. Per chi ha necessità di spazio aggiuntivo, l’uso di schede microSD rimane una soluzione economica ed efficace.
Mantenere libero lo spazio non è solo una questione di comodità: migliora le prestazioni generali del telefono, facilita gli aggiornamenti e previene errori nell’installazione delle app.
Un’ultima nota va alla sicurezza: nonostante la gestione dei file e la pulizia della memoria, WhatsApp mantiene attiva la crittografia end-to-end, garantendo la protezione dei contenuti anche durante le operazioni di cancellazione o archiviazione. Questo assicura che la privacy degli utenti resti intatta, mentre si lavora per mantenere ordinato e funzionale il proprio dispositivo.