Natale nel mondo: i modi più curiosi con cui si festeggia questo giorno magico

Hai mai pensato a come si festeggia il Natale nel resto del mondo? Ecco le tradizioni e le usanze più curiose tutte da scoprire

Il Natale è senza dubbio il periodo più magico dell’anno. Ma si tratta anche di una tradizione e come tale varia di cultura in cultura. Infatti, se oggi siamo tutti a tavola a divorare pasta al forno e pandoro con mascarpone dopo aver aperto i regali, dall’altra parte del mondo c’è chi riceve dolcetti da un Babbo Natale accompagnato da capre o cavalli bianchi.

Leggi l’articolo e scopri le tradizioni più curiose e interessanti legate al Natale nel resto del mondo.

Come si festeggia il Natale nel resto del mondo?

Dai paesi tropicali alle rigide temperature finlandesi, cominciamo questo viaggio alla scoperta delle tradizioni natalizie più particolari e, come prima tappa, fermiamoci nei paesi scandinavi.

Natale in Finlandia: viva la pace e le saune di gruppo

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Fare una sauna in famiglia a Natale – Unsplash – vcode.it

A Turku, capitale della Finlandia, si festeggia il Natale celebrando la pace. Infatti, proprio in questa città avviene la Dichiarazione Natalizia di Pace fin dal Medioevo. Tutti i cittadini sono incollati alla tv con una mano sul cuore a condividere un sentimento di pace che sperano persista per tutte le festività e anche oltre. Joulipukki, ovvero Babbo Natale, intanto sfila per le strade di Helsinki.

È interessante il fatto che qui l’albero di Natale non venga addobbato prima del 23 dicembre, regola che potrebbe far rabbrividire i milanesi, ma che è un’usanza molto radicata nella cultura finlandese. In più, il Natale si festeggia il 24 dicembre ed è tradizione fare una bella sauna di famiglia e aspettare tutti insieme che Babbo Natale passi a chiedere ai bambini piccole confessioni in cambio dei regali.

Natale in Norvegia: capre e dolcetti

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Caprette come simbolo del Natale – Unsplash – vcode.it

 

Qui a bussare alla porta non è Babbo Natale, ma Julebukk, un paesano vestito con una maschera di capra e un mantello di pelliccia che canta canzoni di Natale per ricevere in cambio dolcetti dalle famiglie. Le capre in Norvegia hanno spodestato le renne, infatti nelle leggende popolari si immaginano proprio delle caprette trainare la slitta di Babbo Natale.

Natale in Svezia: capelli i fiamme e vestiti bianchi

Il 13 dicembre è il giorno di Santa Lucia, e le prime genite di vestono da “sposa Lucia” con lunghi abiti bianchi e una fusciacca rossa. In testa, invece, viene posata una coroncina di ramoscelli di mirtillo rosso con delle candeline accese. Negli ultimi anni, probabilmente dopo numerosi episodi di capelli in fiamme, gli svedesi hanno sostituito le candeline con dei modelli elettrici decisamente meno pericolose per la chioma delle fanciulle…

Natale in Spagna: legno e lotta per i regali

Qui il vero protagonista delle feste è Caga Tio, un tronchetto di legno rappresentato con naso, occhi e bocca che i bambini spagnoli accudiscono con cibo e bevande finché arriva il momento di pungolarlo con dei bastoncini per ottenere in cambio i regali il giorno di Natale. In più, i doni in Spagna vengono portati dai Re Magi il 6 gennaio e non dal caro vecchio Babbo Natale. Proprio i Re Magi sfilano per le strade spagnole il 5 gennaio lanciando caramelle e dolci ai bambini che li acclamano. Questa tradizione prende il nome di “cabalcada” ovvero cavalcata in spagnolo, ed è una tradizione molto sentita.

Natale in Austria: il lato oscuro di Babbo Natale

Il Babbo Natale cattivo domina la tradizione natalizia del Nord Est Europa. Questo Babbo Natale dalle sembianze di un demone caprone, chiamato anche Krampus, passa a punire i bambini cattivi. Il giorno di Natale in Austria numerose persone vestite da Krampus passano per strada con catene e cesti per rapire i bambini cattivi. Decisamente una tradizione particolare che non ricorda per nulla il Babbo Natale con barba bianca e vestito di rosso pronto a tenere in braccio i bambini.

Natale nei Paesi Bassi: Babbo Natale e il suo cavallo bianco

cavallo bianco
Amerigo, il cavallo bianco di Babbo Natale – Unsplash – vcode.it

 

Nei Paesi Bassi i bambini lasciano le loro scarpe vicino al fuoco nella speranza che Sinterklaas, ovvero Santa Klaus, le riempia di dolcetti durante la notte. Ma vicino alle scarpe è facile trovare anche delle carote per rendere omaggio al cavallo bianco di Sinterklaas, Amerigo, che lo accompagna di casa in casa a recare doni.

Natale in Guatemala: un fuoco liberatorio

L’usanza natalizia del Guatemala è molto particolare e catartica. Infatti, la tradizione vuole che vengano portati fuori casa gli oggetti più vecchi e consumati per dargli fuoco e liberarsi dal peso del passato. Una sorta di rito purificatore per andare avanti al meglio con la propria vita e rinascere dalle cenerei del passato. Insieme agli oggetti, vengono bruciati anche fantocci in cartapesta a forma di diavolo per combattere le forze maligne.

Natale ai Caraibi: non c’è uno senza due

In Suriname non esiste un solo Babbo Natale, ma due. Uno è bianco e si tratta di San Nicola, l’altro è nero e si chiama Goedoe Pa. I Babbi Natale lasciano ai bambini non solo dei doni, ma anche delle poesie vicino alle scarpe che la sera prima devono essere state lucidate alla perfezione dai bambini se vogliono ricevere i doni. Qui non si ascolta Mariah Carey, il cantante di Natale per eccellenza è Josè Feliciano con la sua Feliz Navidad.

Natale in Giappone: viva il pollo fritto!

Nei paesi orientali il Natale non è un’ usanza religiosa, infatti solo l’1% della popolazione è cristiana. Si tratta più che altro di un’imitazione dell’occidente a fini commerciali. Eppure, il 23 dicembre viene celebrato il compleanno dell’imperatore Akihito, perciò è stata istituita una festa nazionale.

L’aspetto più divertente è che qui il Natale è stato creato da KFC negli anni Settanta. La vigilia, infatti, si mangia pollo fritto a volontà e una statua del colonnello Sanders in tenuta da Babbo Natale, compare davanti ai ristoranti della famosa catena di pollo fritto.

Insomma, il Natale non si festeggia in un modo solo, ma vive di tante tradizioni differenti, che risalgono a centinaia di anni fa e che fanno ancora parte della cultura del luogo. Il sentimento di speranza, unione e pace però rimane sempre lo stesso e scalda il cuore di milioni di persone durante il periodo più freddo dell’anno.

Perciò, in qualunque modo tu sia festeggiando oggi, speriamo che possa essere una giornata ricca di doni, gioia, saune, canti o di catartici fuochi in grado di battere le forze del male e liberarti dalle catene del passato.

Buon Natale!

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