Dopo due stagioni alla Nevermore Academy, il cambio di setting per Mercoledì è l’evoluzione naturale che potrebbe salvare la serie dalla ripetitività.
Dopo aver conquistato il pubblico globale con la sua atmosfera gotica, i misteri scolastici e una protagonista carismatica, Mercoledì è diventata rapidamente uno dei titoli di punta su Netflix. Il merito? Una miscela riuscita di tradizione Addams, teen drama contemporaneo, tensione narrativa e ironia nera. Ma con l’arrivo della terza stagione, suddivisa in due parti, la serie si trova ora davanti a una sfida cruciale: evitare di diventare prevedibile.
L’effetto Nevermore sta svanendo: serve un contesto nuovo per i personaggi
Nelle prime due stagioni, la Nevermore Academy ha rappresentato molto più di una semplice ambientazione. È stata il cuore della narrazione: un luogo dove Mercoledì Addams ha potuto esplorare le sue relazioni, affrontare misteri paranormali e misurarsi con il lato oscuro della sua personalità. Ma la forza iniziale del setting rischia di trasformarsi, col tempo, in un limite narrativo.

Continuare a concentrarsi solo su Nevermore potrebbe infatti appiattire lo sviluppo della trama, rendendola meno sorprendente e più meccanica. Dopo due stagioni intense, il pubblico conosce ormai a fondo la scuola, i suoi corridoi, i suoi segreti e i suoi personaggi. Per questo, l’introduzione di un nuovo contesto – magari un viaggio all’estero, un campo estivo o un semestre in un luogo sconosciuto – potrebbe rappresentare l’occasione ideale per rialzare l’asticella narrativa.
Questo non significherebbe abbandonare del tutto Nevermore, che rimane parte essenziale del DNA della serie, ma prenderne momentaneamente le distanze per stimolare i protagonisti a uscire dalla loro zona di comfort. Una scelta del genere offrirebbe freschezza visiva, nuove dinamiche, e opportunità per far emergere lati inediti dei personaggi.
Nuove sfide, stesso cast: come reinventare senza snaturare
Uno degli aspetti più apprezzati di Mercoledì è la sua continuità affettiva: il pubblico si è affezionato non solo alla protagonista interpretata da Jenna Ortega, ma anche ai personaggi secondari, dagli studenti ai professori di Nevermore. Per questo, un cambio di setting non dovrebbe significare un reset totale del cast, ma piuttosto un pretesto narrativo per spostare il gruppo altrove, mantenendo il legame con la mitologia originale dello show.
Immaginare i personaggi in ambienti sconosciuti e situazioni nuove – senza i riferimenti abituali, lontani dai propri schemi – può generare tensione, umorismo e crescita personale. Il contrasto tra la rigidità di Mercoledì e la flessibilità richiesta da un contesto inedito sarebbe fonte naturale di conflitto drammaturgico. Inoltre, consentirebbe agli autori di espandere il mondo della serie, introducendo nuovi personaggi, pericoli inattesi e misteri legati ad altri luoghi o leggende.
Va anche considerato il contesto competitivo in cui si muove Mercoledì: Netflix, come tutte le piattaforme, ha bisogno di contenuti che non solo fidelizzino il pubblico, ma siano capaci di generare sorpresa e rinnovamento stagione dopo stagione. In quest’ottica, una stagione 3 che rompa gli schemi senza rinnegare le proprie radici potrebbe rivelarsi una mossa vincente.
Inoltre, secondo indiscrezioni recenti, il nuovo ciclo di episodi potrebbe vedere un cambio di tono ancora più marcato, puntando su atmosfere più dark, ma anche su un’esplorazione più adulta della protagonista. Un contesto alternativo alla scuola, quindi, potrebbe favorire proprio questo tipo di evoluzione.
Mercoledì Addams non è mai stata un personaggio banale. La sua complessità e il suo cinismo hanno permesso alla serie di superare le aspettative iniziali. Ma proprio per questo motivo, limitarsi a ripetere lo schema che l’ha resa famosa rischierebbe di tradire il suo spirito irriverente. Per continuare a sorprendere, la terza stagione deve trovare il coraggio di cambiare.