Usa 2024, chi è Nikki Haley, l’astro nascente dei repubblicani che sfida Trump

Grazie alle posizioni più moderate, la 51enne ex governatrice della Carolina del Sud, già ambasciatrice dell’Onu, è emersa come l’alternativa più credibile all’ex presidente Usa, guadagnandosi il sostegno di alcuni big di Wall Street
Nikki Haley si conferma la più temibile e credibile rivale di Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca. Mentre si appanna la stella del governatore della Florida Ron DeSantis, in discesa nei sondaggi, l’ex ambasciatrice all’Onu si distingue come il volto nuovo tra gli altri sfidanti alla nomination repubblicana.

Lo si è visto anche nell’ultimo dibattito tv in Alabama tra i candidati alla nomination repubblicani. Con l’ex capo della Casa Bianca che, forte del suo ampio vantaggio nei sondaggi, continua a disertare il confronto, è stata l’ex governatrice della Carolina del Sud a brillare su un palco dove sono rimasti solo in quattro: DeSantis, con cui è testa a testa in Iowa ma che stacca nella seconda tappa in New Hampshire, l’ex governatore del New Jersey Chris Christie, l’unico irriducibilmente anti Trump, e l’imprenditore bio tech Vivek Ramaswamy, un outsider paladino ed emulo del tycoon.

In quella che ormai sembra ridotta a una gara per il secondo posto, Haley è diventata fin da subito il principale bersaglio degli attacchi. In particolare da parte di DeSantis e Ramaswamy, che l’hanno accusata di essere finanziata e quindi condizionata dai ricchi donatori di Wall Street. Haley ha mantenuto la calma, respingendo con abilità tutti gli attacchi e rilanciando con un affondo su Trump: “Dobbiamo fermare il caos, ma non è possibile sconfiggere il caos democratico con il caos repubblicano. E questo è ciò che ci dà Donald Trump. Il mio approccio è diverso: niente drammi, niente vendette, niente piagnucolii”.

Nikki Haley e Ron DeSantis
Nikki Haley e Ron DeSantis | Immagine frame video X @NikkiHaley

Chi sostiene l’astro nascente dei repubblicani

Halley è riuscita a guadagnarsi il sostegno di alcuni big di Wall Street, dopo aver ricevuto l’endorsement del gruppo Kock, la rete di finanziatori e attivisti guidata da Charles Koch, che lo scorso febbraio ha scaricato Trump.

La lista dei donatori che vedono in lei una alternativa credibile al tycoon continua ad allungarsi. Il co-fondatore miliardario di LinkedIn Reid Hoffman ha donato 250mila dollari per sostenere la sua campagna presidenziale mentre Jamie Dimon, amministratore delegato di JPMorgan Chase, ha invitato la comunità finanziaria, inclusi “i democratici liberali”, a sostenerla “per dare ai repubblicani una scelta migliore di Trump”.

Anche il miliardario del New Hampshire Frank Laukien ha deciso di appoggiare Haley, fondando un comitato per la racconta fondi, “Independents Moving the Needle”, che punta a influenzare gli indipendenti. Altri miliardari in passato schierati con DeSantis ora valutano il sostegno all’ex governatrice della Carolina del Sud. Tra questi il fondatore dell’hedge fund Citadel, Ken Griffin, e il co-fondatore di Home Depot, Ken Langone, secondo cui Haley è l’unica sfidante ad avere un possibilità di battere Trump. L’investitore miliardario e filantropo Stanley Druckenmiller invece ha esortato i repubblicani a sostenere Haley dopo che il senatore Tim Scott si è ritirato dalla corsa il mese scorso.

Chi è Nikki Haley

A piacere sono le posizioni più moderate di Nimrata “Nikki” Randhawa, nome da nubile della 51enne di origini indiane. In netta discontinuità con Donald Trump, ‘lex governatrice è apparsa meno intransigente e radicale e dunque appetibile per l’elettorato indipendente. Lo si è visto chiaramente sul tema controverso dell’aborto.

Responsabile dell’azienda tessile di famiglia, guida poi l’associazione delle piccole imprese fino al debutto in politica con l’ingresso nel 2005 nel Parlamento della Carolina del Sud. Cinque anni dopo viene eletta all’età di 38 anni governatrice, prima donna alla guida dello Stato, con il decisivo endorsement di Sarah Palin. L’agenda politica è conservatrice: taglio delle tasse, privatizzazioni e lotta all’immigrazione irregolare. Nel 2016 la proiezione a livello internazionale con la nomina di Trump ad ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite.

I sondaggi premiano la candidata repubblicana

I sondaggi sembrano premiare la linea dell’ex governatrice della Carolina del Sud. Secondo la più recente media elaborata da RealClearPolitics, Nikki Haley stacca il presidente Usa Joe Biden di 4 punti percentuali, contro i 2 di Trump. Addirittura il sondaggio pubblicato ieri dal Wall street Journal tributa all’ex ambasciatrice alle Nazioni Unite ben 17 punti avanti rispetto all’attuale inquilino della Casa Bianca, mentre il rivale repubblicano si ferma a 4.

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