La fatica da supereroi è un concetto stressato sin dall’inizio dell’età dell’oro del cinecomic: nonostante la dirigenza delle produzioni e molti articoli di commento, si appellino a questa fisiologica stanchezza per giustificare molti flop, i numeri (e James Gunn) dicono l’opposto. Il problema non è la quantità di film di supereroi prodotta.

A far male al genere sono semmai i brutti film di supereroi: ovvero quelli approssimativi, senza identità, sbrigativi, nati dalle esigenze di mercato più che da quelle narrative.

In un anno che ha visto grandi flop, titoli apprezzati dalla critica e dal pubblico come Spider-Man: Across the Spider-Verse e Guardiani della Galassia: Volume 3 si sono affermati come successi al botteghino.

Secondo quanto riportato, i Marvel Studios stanno provando a cambiare le routine produttive. Il “metodo Marvel Studios” comportava che i film prendessero forma sul set, con reshoot e modifiche in corsa. Questo ha funzionato, portando risultati positivi, fino a che i titoli da supervisionare erano pochi. Con l’aumento delle ore prodotte ogni anno, il metodo si è rivelato controproducente. La divisione TV si è spostata sul metodo creativo tradizionale, con uno showrunner a supervisionare tutti gli episodi. Secondo le voci riportate nell’articolo Agatha: Darkhold Diaries, spin-off di WandaVision, ha avuto solo un giorno di reshoot a fronte di cinque previsti. La serie dovrebbe arrivare in autunno su Disney Plus ed è accompagnata da una grande fiducia all’interno dello studio.