Su RaiPlay arriva un capolavoro assoluto (ma molti non lo hanno mai visto fino in fondo)

Su RaiPlay arriva un capolavoro assoluto (ma molti non lo hanno mai visto fino in fondo)

Lorenzo Fogli

Agosto 25, 2025

RaiPlay aggiorna il proprio catalogo anche questa settimana e lo fa con tre titoli che meritano attenzione, ognuno a suo modo rappresentativo di un diverso approccio alla narrazione cinematografica. La piattaforma streaming gratuita della Rai continua a proporre contenuti variegati, e tra le novità più recenti emergono tre film che coprono un ampio spettro emotivo e stilistico: In the Mood for Love, Il Piccolo Diavolo e Il Colibrì. Tre opere distanti per stile, tema e origine, ma unite da una qualità narrativa che le rende degne di visione o riscoperta.

In the Mood for Love: poesia visiva e silenzi carichi di emozione

Tra le nuove aggiunte spicca In the Mood for Love, film del 2000 diretto da Wong Kar-wai, considerato uno dei più grandi capolavori del cinema contemporaneo. Ambientato nella Hong Kong degli anni Sessanta, racconta la delicata relazione tra due vicini di casa, entrambi intrappolati in matrimoni insoddisfacenti. I due protagonisti scoprono che i rispettivi coniugi hanno una relazione extraconiugale tra loro, e in un gioco di sguardi, silenzi e piccoli gesti, si avvicinano, senza mai cedere davvero alla passione.

Il film è celebre per la sua regia elegante, i movimenti di macchina lenti e avvolgenti, la colonna sonora malinconica e l’uso iconico del rallenty. Ogni inquadratura sembra una tela dipinta, ogni battuta di dialogo pesa quanto una confessione. L’interpretazione di Tony Leung e Maggie Cheung regala ulteriore profondità a un racconto che parla di desiderio, rinuncia, attesa.

In the Mood for Love non è solo una storia d’amore: è un’esperienza sensoriale, un ritratto sofisticato dell’intimità e della nostalgia. Averlo disponibile in streaming gratuito su RaiPlay è un’occasione rara, soprattutto per chi non ha ancora avuto modo di avvicinarsi alla filmografia del regista cinese.

Il Piccolo Diavolo e Il Colibrì: due modi opposti di raccontare il dolore e l’assurdo

Sul fronte italiano, RaiPlay propone due film che, pur diversissimi per tono e linguaggio, affrontano il tema del disagio umano e del rapporto con l’altro. Il primo è Il Piccolo Diavolo, film del 1988 diretto e interpretato da Roberto Benigni, in cui l’attore toscano dà corpo a Giuditta, uno spirito demoniaco esorcizzato da un prete, interpretato da Walter Matthau. Da quel momento, la creatura decide di non andarsene e di tormentare il sacerdote in modo bizzarro e surreale.

Su RaiPlay arriva un capolavoro assoluto (ma molti non lo hanno mai visto fino in fondo)

Benigni, in una delle sue prove più libere e irriverenti, mette in scena una commedia grottesca che gioca con i cliché religiosi e l’assurdo, senza rinunciare a momenti di autentica tenerezza. Il film è figlio di un’epoca in cui il comico poteva ancora permettersi di esplorare temi scottanti senza incappare in filtri morali o censure preventive. Per chi ama il Benigni delle origini, quello meno istituzionale e più anarchico, Il Piccolo Diavolo è una tappa obbligata.

A chi cerca invece un racconto intimo, scandito da dolore, amore e memoria, RaiPlay propone Il Colibrì, diretto da Francesca Archibugi e tratto dal romanzo di Sandro Veronesi. Il protagonista, Marco Carrera, è interpretato da Pierfrancesco Favino, e la sua storia si muove tra passato e presente attraverso flashback e scene della quotidianità.

Il film attraversa l’intera vita di un uomo segnato da traumi e perdite, ma sempre sospeso in uno stato di resistenza emotiva, proprio come il colibrì del titolo. Una vita vissuta a trattenere il dolore, a gestire i legami, a non cadere nel baratro. Il tono è malinconico ma mai patetico, e il cast, che comprende anche Nanni Moretti, Kasia Smutniak e Bérénice Bejo, contribuisce a dare spessore a una narrazione che punta al cuore dello spettatore.

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