Che cos’è lo swatting e perché fa paura ai gamers

Vediamo tutto quello che bisogna sapere a proposito dello swatting, una pratica decisamente assurda che tiene sull’attenti i gamers

Il gaming è uno passatempo per tantissimi ragazzi (e non solo) in tutto il mondo, tanto che alcune persone decidono di farlo diventare il loro lavoro, giocando in diretta o pubblicando i video delle proprie partite. Dietro a questo mondo incredibile, però, c’è una piaga se si sta diffondendo sempre di più, un fenomeno a cui i gamers stanno prestando la massima attenzione per tutte le volte in cui sono successe addirittura delle tragedie: stiamo parlando dello swatting, ecco di cosa si tratta.

Tutto quello che sappiamo sullo swatting, la piaga del gaming online

Il termine “swatting” deriva dall’acronimo Swat (Special Weapons And Tactics), utilizzato per indicare le unità speciali della polizia. Si tratta di un metodo di intimidazione che ha preso di mira recentemente diverse figure pubbliche, dalle rivali di Donald Trump nelle primarie repubblicane, come Nikki Haley, ai giudici e al procuratore speciale Jack Smith, coinvolti nei procedimenti giudiziari a suo carico. Anche la segretaria generale del partito democratico del Maine, Shenna Bellows, è stata vittima di questa tattica dopo averlo escluso dalla scheda elettorale del suo Stato, così come alcuni ferrei sostenitori dell’ex presidente, tra cui la deputata della Georgia Marjorie Taylor-Greene, il senatore della Florida Rick Scott e politici locali in Georgia e in Missouri dopo aver espresso il loro sostegno al magnate. Insomma, non è di certo un fenomeno legato al solo mondo dei videogiochi, ma è proprio in questa direzione che si sta muovendo, minacciando la salute di molti videogiocatori di tutto il mondo.

Polizia
Polizia | Pixabay @joseh51camera – VCode.it

Un episodio molto popolare di questo tipo ha coinvolto Clara Sorrenti, una streamer trans molto popolare su Twitch all’interno della comunità LGBTQ, che, al tempo, ha condiviso su YouTube un video dove dichiara di essere stata vittima di un’irruzione della polizia a casa sua. Nel video la streamer ha raccontato di come gli agenti le abbiano puntato un fucile in volto, l’abbiano trattenuta e interrogata per ore prima di rilasciarla. Tutto è accaduto all’inizio di agosto del 2022 a London, una cittadina dell’Ontario, Canada. Sorrenti, conosciuta online come Keffals, ha spiegato di essere stata svegliata dalla polizia che bussava alla sua porta, con uno degli agenti che le puntava un fucile d’assalto. Il motivo di questo intervento? Alcune mail a suo nome inviate a tutti i consiglieri comunali della città, in cui si dichiarava armata, di aver ucciso sua madre e di voler sparare a ogni persona cisgender incontrata nel municipio. Dopo l’interrogatorio, è stata rilasciata, ma la polizia le ha sequestrato computer e telefono. Nonostante l’evidenza di essere stata vittima di swatting, la polizia ha ammesso ufficialmente tale errore solo l’11 agosto dello stesso anno.

Lo swatting non è una pratica comune in Europa, ma è diffusa negli Stati Uniti e in Canada, principalmente nel contesto del gaming online e dello streaming. Questo termine deriva dall’acronimo Swat, utilizzato per indicare le forze speciali americane che intervengono in situazioni di emergenza come attacchi terroristici o sequestri di ostaggi. Lo swatting consiste nell’invio delle forze speciali a casa di qualcuno come forma di scherzo di cattivo gusto, con potenziali conseguenze drammatiche. Può essere fatto per spaventare, mettere in difficoltà o distrarre un avversario durante una partita online.

Giocare ai videogiochi
Giocare ai videogiochi | Pixabay @Wachiwit – VCode.it

Per organizzare uno swatting è sufficiente avere l’indirizzo di casa della vittima, effettuare una chiamata anonima alle forze dell’ordine segnalando un’attività sospetta e attendere un intervento rapido. Nel caso di Sorrenti, l’aggressore ha inviato una mail falsa a diverse persone, minacciando in modo credibile e provocando così un intervento immediato delle forze dell’ordine.

Un caso tragico e noto di swatting si è verificato nel dicembre del 2017 a Wichita, in Kansas, e ha causato la morte di Andrew Finch, un giovane padre di 28 anni con due figli. Durante una partita online a Call of Duty, due individui, Casey Viner e Tyler Barriss, si sfidarono a vicenda a organizzare uno swatting reciproco. Viner disse a Barriss: “Ti aspetto al 1033 di McCormick Street, a Wichita”, che non era il suo indirizzo ma quello di Finch.

Dopo la chiamata di Barriss, in cui segnalò erroneamente la presenza di un sequestro di persona e di un omicidio, le forze speciali arrivarono davanti alla casa di Finch. Quando Finch uscì sul portico per capire cosa stesse accadendo e alzò un braccio, un poliziotto sparò un colpo, uccidendolo.

Viner e Barriss sono stati condannati, rispettivamente a 15 mesi e a 20 anni di prigione. Da allora, diversi Stati degli USA, come Ohio e Kentucky, hanno introdotto leggi che rendono lo swatting un reato, sebbene molti altri Stati non lo abbiano ancora fatto. Queste leggi sono però difficili da far rispettare poiché i responsabili delle telefonate anonime o delle mail false possono facilmente nascondere la propria identità, utilizzare numeri clonati, modificare l’indirizzo IP o nascondersi dietro una VPN.

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