Dalla retroilluminazione alla nitidezza: come migliorare la qualità visiva del tuo televisore in pochi minuti.
Acquistare un nuovo televisore è sempre un piccolo passo verso un’esperienza domestica più immersiva. Tuttavia, può capitare che, accendendolo per la prima volta, l’immagine appaia sfocata, poco definita o addirittura distorta. Non è un difetto del pannello né un errore di fabbrica: nella maggior parte dei casi si tratta di impostazioni predefinite non calibrate correttamente.
Anche i modelli più avanzati e costosi arrivano spesso configurati in modo generico, per adattarsi a qualsiasi ambiente e situazione. Ma ogni stanza ha la sua luce, ogni occhio la sua sensibilità, ogni contenuto le sue esigenze. Con pochi accorgimenti, puoi trasformare l’esperienza visiva del tuo nuovo TV, migliorando nitidezza, colori e contrasto in base all’ambiente in cui ti trovi e ai contenuti che guardi.
Le impostazioni che devi regolare subito per migliorare la qualità visiva
Tutti i televisori moderni includono diverse modalità immagine predefinite: Cinema, Standard, Dinamica, Sport, Gioco. Questi preset variano da marca a marca (Samsung, LG, Sony, Hisense…), ma condividono lo stesso obiettivo: semplificare l’adattamento dell’immagine al tipo di contenuto.

Nonostante ciò, nessuna modalità può essere perfetta per ogni contesto. Le condizioni ambientali e le preferenze personali richiedono un intervento manuale, partendo da alcuni parametri chiave:
Retroilluminazione: regola la luminosità del pannello. In ambienti bui, va mantenuta bassa; in ambienti molto illuminati, va aumentata (fino a 70-80 per LG, 20 per Samsung). Se hai un pannello OLED, usa invece il controllo della luce OLED per evitare fenomeni di burn-in.
Contrasto: se è troppo alto, le aree chiare si “bruciano”; se troppo basso, l’immagine diventa piatta. Metti in pausa una scena luminosa e abbassa il contrasto finché non appaiono chiaramente tutti i dettagli.
Luminosità: attenzione a non confonderla con la retroilluminazione. Qui si regola il livello dei neri. Un’impostazione troppo alta tende al grigio; troppo bassa, sacrifica i dettagli. Per iniziare, resta sul 50% o sui valori predefiniti.
Nitidezza: non sempre più è meglio. Valori alti generano aloni e artefatti attorno ai contorni. Per film in 4K, si può partire da 0 e salire fino al 20-25%. Solo per contenuti a bassa risoluzione ha senso aumentarla leggermente.
Colore e tinta: regola la saturazione e la temperatura dei colori. Troppo colore rende l’immagine irreale, troppo poco la fa sembrare spenta. I valori consigliati variano: intorno a 25 su Samsung, 50-55 su Sony e Hisense. La tinta, se non noti dominanti fastidiose, può rimanere su valori neutri.
Modalità immagine: se guardi contenuti cinematografici in ambienti controllati, la modalità Filmmaker o Cinemaè quella più accurata. Per il giorno o stanze illuminate, meglio Standard o Dinamica. E per i videogiochi, attiva la modalità Game, che riduce la latenza.
Funzioni avanzate e trappole da evitare
Oltre ai parametri principali, molti TV offrono funzioni extra che meritano attenzione.
Local Dimming (attenua automaticamente la retroilluminazione): utile per migliorare i neri, ma da usare con cautela. Se noti aloni attorno agli oggetti luminosi, prova a disattivarlo o a ridurlo.
Riduzione rumore: efficace con contenuti a bassa qualità (TV digitale, vecchi DVD), ma inutile e dannosa per il 4K. In questi casi, disattivala per evitare di perdere dettagli.
Motion Smoothing (Auto Motion Plus, Motionflow, TruMotion…): migliora la fluidità delle immagini, ma spesso crea il temuto “effetto soap opera”. Se lo noti, prova a ridurlo o disabilitarlo.
Infine, controlla il posizionamento fisico del televisore: evita riflessi da finestre, verifica la qualità dei cavi (soprattutto HDMI), posiziona decoder o soundbar in modo da non interferire col pannello. Se guardi contenuti in streaming, assicurati di avere una buona connessione Internet per evitare compressioni che peggiorano la resa video.