Tra crescita, normative e nuovi modelli di business, il comparto tecnologico affronta una stagione decisiva.
Il settore tecnologico e delle telecomunicazioni sta attraversando un momento cruciale, segnato da cambiamenti strutturali e nuove pressioni normative. Dopo un periodo di instabilità macroeconomica, le aziende stanno ritrovando slancio attraverso l’adozione di soluzioni avanzate, come l’intelligenza artificiale generativa (GenAI), il cloud computing e l’automazione intelligente. Questa trasformazione non riguarda soltanto l’innovazione tecnica, ma anche il modo in cui il valore viene generato e distribuito lungo le filiere.
L’adozione della GenAI è al centro di questa nuova fase. Le stime parlano di ricavi superiori ai 10 miliardi di dollari entro la fine del 2024 solo per le aziende software. Il tema più urgente non è solo lo sviluppo di nuovi strumenti basati su AI, ma la capacità di strutturare modelli di pricing sostenibili, compatibili con una regolamentazione in costante evoluzione. Le nuove linee guida europee sull’uso responsabile dell’intelligenza artificiale pongono interrogativi non secondari sul futuro di molte tecnologie già in fase di sperimentazione.
Sostenibilità e telecomunicazioni: efficienza, reti 5G e nuovi modelli
La sostenibilità è ormai parte integrante delle strategie tecnologiche. I principali attori nel campo delle telecomunicazioni e della produzione di semiconduttori stanno integrando obiettivi ambientali nei propri processi. Secondo stime Deloitte, la diffusione di tecnologie efficienti come fibra ottica e 5G potrebbe ridurre l’impronta di carbonio globale del 2%, segnalando un passaggio concreto verso modelli industriali più sostenibili.

Nel settore delle telecomunicazioni, la pressione è duplice. Da una parte, la domanda di connettività affidabile e continua aumenta in modo esponenziale, soprattutto per applicazioni legate a smart home, streaming, telemedicina e servizi cloud. Dall’altra, gli operatori – i CSP – devono fare i conti con la crescente concorrenza dei fornitori di infrastrutture cloud che, con modelli più flessibili, stanno iniziando ad attrarre anche clienti tradizionali del settore telco.
La risposta è l’integrazione dell’AI generativa anche nei processi interni: ottimizzazione del traffico di rete, assistenza clienti automatizzata, rilevamento predittivo dei guasti. Ma resta centrale il nodo della gestione dei dati e della privacy, con un quadro normativo che evolve più lentamente rispetto all’innovazione tecnologica.
Streaming, gaming e banda larga: nuove priorità per i consumatori
Nel comparto media e intrattenimento, la parola chiave è monetizzazione. Le piattaforme di streaming stanno rivedendo i modelli di abbonamento, mentre cresce il valore commerciale di settori prima marginali. Gli sport femminili, ad esempio, dovrebbero generare oltre 1 miliardo di dollari di ricavi entro la fine dell’anno, grazie a una maggiore esposizione mediatica e contratti pubblicitari mirati.
Parallelamente, il mercato del gaming conferma la propria centralità. Si prevede che nel 2024 i content developer incasseranno 1,5 miliardi di dollari in pagamenti diretti, in un contesto in cui le collaborazioni tra studi di videogiochi e Hollywood stanno ridefinendo la proprietà intellettuale. Il fenomeno della co-creazione non è più sperimentale: è un asset strategico.
Anche la banda larga resta una priorità per i consumatori europei. Dai sondaggi emerge che la stabilità della connessione viene considerata più importante della velocità. In Italia, il 50% degli utenti valuta positivamente soluzioni wireless come il Fixed Wireless Access (FWA), preferendole alle connessioni cablate, soprattutto in contesti dove la posa della fibra è ancora problematica. Il FWA potrebbe diventare la chiave per colmare i divari infrastrutturali e garantire un accesso equo alle nuove tecnologie.
Nel 2025, il settore tecnologico si muove dunque tra efficienza, regolazione e nuovi canali di profitto, in un equilibrio che richiederà visione strategica, flessibilità e capacità di adattamento a un mercato che cambia ogni mese.