Cosa fanno ora i virologi diventati famosi durante la pandemia

Cosa fanno oggi i virologi diventati famosi durante la pandemia? Volti che abbiamo imparato a conoscere con il Covid e che in parte sfruttano la fama di quei giorni ancora oggi.

La pandemia ha sconvolto completamente le nostre vite. Due anni impossibili da immaginare, vissuti nella costante speranza e attesa che il peggio rimanesse finalmente alle spalle e si tornasse il prima possibile alla normalità. Ci siamo trovati a fare i conti con qualcosa di sconosciuto e per questo complesso da affrontare. Così, nella maggior parte dei casi, ci siamo aggrappati alle parole degli esperti, di chi meglio di noi sembrava comprendere ciò che stava accadendo e poteva tracciare la strada per uscirne. Non è un caso, allora, che in Italia durante i mesi del Covid abbiano avuto grandissima visibilità, su tutti i media, i virologi. Professionisti che hanno provato a raccontare il virus e spesso creato dibattito sul tema. La linea non era, infatti, sempre la stessa e più volte è capitato che due virologi avessero visioni diverse sullo stesso tema.

La storia dei virologi diventati famosi

Una cosa è certa: chiusi dentro alle nostre case, in costante attesa di notizie positive, tutti abbiamo visto in Tv, sui giornali e sui social i volti di questi virologi, diventati con il tempo noti e, in qualche modo, delle star. Ospitate nei salotti più disparati, articoli di giornale, migliaia di clic sui loro profili. Una fama che ancora oggi ha in qualche modo effetto. Lo si è visto nelle scorse settimane quando, con l’impennata dei casi di influenza, in molti hanno chiamato proprio i virologi, prima del Covid completamente assenti da dibattito.

Andrea Crisanti
Andrea Crisanti | Alanews – Vcode.it

In tanti, poi, nel tempo hanno pubblicato numerosi libri, legati in gran parte proprio al periodo della pandemia. In alcuni casi si tratta di saggi, quindi con contenuti tecnici, in altri di opere pensate per tutti. Di certo, tutti hanno goduto in qualche modo della visibilità garantita dai media durante quei mesi invernali e ancora oggi ne godono. Basta analizzare i numeri sui social di molti virologi. Numeri che, in un mondo così legato alla Rete, rappresentano visibilità, ma anche opportunità economiche non indifferenti.

Cosa fanno oggi i virologi che stavano in Tv?

Ora che il Covid è un ricordo, si spera in maniera definitiva, la domanda che sorge spontanea è: cosa fanno ora questi virologi? Le risposte sono le più disparate. C’è, per esempio, chi è andato in pensione, come Massimo Galli e Gianni Rezza. C’è chi è finito dal laboratorio al Senato (Andrea Crisanti), chi è consigliere regionale in Puglia (Pier Luigi Lopalco), chi scrive editoriali (Antonella Viola), chi invece continua in Tv e sui social a divulgare scienza e medicina, come Roberto Burioni, Matteo Bassetti, Massimo Ciccozzi, Fabrizio Pregliasco, Massimo Andreoni, Walter Ricciardi, Maria Rita Gismondo. Qualcuno, però, ha proseguito la sua carriera professionale e accademica: Giuseppe Ippolito, alla direzione Ricerca del ministero della Salute, Franco Locatelli, ancora presidente del Consiglio superiore di sanità, e Silvio Brusaferro che ha lasciato per fine mandato l’Iss ed è tornato all’attività accademica. Francesco Vaia, infine, è nella direzione della Prevenzione del ministero della Salute.

 

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